Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita una vasta collezione di antichi manufatti Egizi, una delle più grandi al mondo. I punti salienti includono Naoforo Farnese e Charta Borgiana.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, noto anche come MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), ospita una vasta collezione di antichità greche e romane, in particolare reperti provenienti da Pompei ed Ercolano.
INDIRIZZO
Piazza Museo, 19, 80135 Napoli NA, Italy
DURATA CONSIGLIATA
3 hours
Orari
09–19:30
VISITATORI ALL'ANNO
450000
BIGLIETTI
A partire da 25 €
NUMERO DI INGRESSI
3
TEMPO DI ATTESA PREVISTO - STANDARD
0-30 mins (di punta), 0-30 mins (non di punta)
TEMPO DI ATTESA PREVISTO - SALTA LA CODA
0-30 mins (di punta), 0-30 mins (non di punta)
Lo sapevi?
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha una Stanza Segreta, o Gabinetto Segreto, che contiene manufatti e sculture erotiche provenienti da Pompei ed Ercolano, che testimoniano la loro preoccupazione per i piaceri sensuali.
Tra il 1616 e il 1777, il museo fu sede dell'Università di Napoli.
Nel XVIII secolo, il museo fu utilizzato anche come caserma dalla famiglia Borbone e come discarica per le collezioni saccheggiate di Pompei ed Ercolano.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita una vasta collezione di antichi manufatti Egizi, una delle più grandi al mondo. I punti salienti includono Naoforo Farnese e Charta Borgiana.
Dal 1616 al 1777, l'edificio che in seguito sarebbe stato conosciuto come Museo Archeologico Nazionale servì inizialmente come sede dell'Università di Napoli e anche come caserma di cavalleria. Nel XVIII secolo, Carlo III di Borbone istituì il museo, originariamente denominato Real Museo Borbonico, spinto dal suo interesse per l'arte e la cultura. Il suo scopo era esporre le antichità ereditate dalla madre, Elisabetta Farnese, e i tesori delle città di Ercolano e Pompei, entrambe devastate dall'eruzione del Vesuvio e da poco riportate alla luce.
Successivamente, Ferdinando VI, figlio di Carlo III, arricchì ulteriormente la collezione del museo introducendo i reperti romani di Elisabetta Farnese e i reperti vesuviani. Fu durante la dominazione francese a Napoli che vennero allestiti i primi ambienti museali.
Ferdinando VI esercitò un'influenza significativa sugli eventi che dirottarono il destino dell'attuale museo. Nonostante l'opposizione del Papa, trasferì la Collezione Farnese da Roma a Napoli, incorporandola nel museo allora conosciuto come Real Museo Borbonico.
Dopo l'Unità d'Italia, avvenuta nel 1860, il museo venne ufficialmente denominato Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Iniziò così un nuovo capitolo della sua storia. In seguito, fu ulteriormente arricchito dalle collezioni private di Carolina Murat e dal contenuto della biblioteca del conte Eduardo Lucchesi Palli.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, originariamente conosciuto come Real Museo Borbonico, fu fondato dal sovrano di Napoli Carlo III di Borbone alla fine del XVIII secolo. Carlo III ha svolto un ruolo cruciale per il museo, spinto dal suo interesse per l'arte e cultura. Il suo intento era duplice:
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è stato istituito per esporre antichi manufatti e tesori archeologici della regione vesuviana. Oggi è una delle più rinomate istituzioni culturali in Italia, grazie alla sua vasta collezione di monete, iscrizioni e sculture, nonché per le collezioni di epoca rinascimentale di Alessandro Farnese e dei suoi successori.
Puoi acquistare i biglietti per il MANN di Napoli online o presso la biglietteria in loco, anche se optare per quest'ultimo metodo potrebbe significare aspettare molte ore in coda, in particolare durante l'alta stagione turistica. Consigliamo pertanto di acquistare i biglietti in anticipo online. Ciò ti consente di selezionare una data e una fascia oraria specifiche per la tua visita e ti dà anche la possibilità di prenotare tour guidati, combinazioni di esperienze e molto altro.
Il museo fu inaugurato nel 1777, sotto il re Borbone Carlo III. Dopo l'Unità d'Italia, avvenuta nel 1860, il museo fu istituzionalizzato e ribattezzato Museo Archeologico Nazionale di Napoli.